Il progetto "LiceoForKids" prima edizione "Scienziati in fiaba" ha utilizzato la metodologia del Project Based Learning (PBL) in un'ottica di Service Learning (SL). I partecipanti, a partire dalla domanda guida "Come possiamo raccontare in modo coinvolgente e accessibile, ai bambini della scuola primaria, un po’ di storia della scienza?" hanno avuto l'opportunità di sviluppare competenze digitali, artistiche e narrative, lavorando in gruppi e seguendo un percorso strutturato ma flessibile che includeva la scelta degli scienziati, la scrittura delle narrazioni, la creazione di personaggi e scene, la registrazione audio e il montaggio video. I docenti hanno assunto il ruolo di facilitatori e guide offrendo agli studenti un maggiore coinvolgimento e responsabilità nel processo di apprendimento.
PBL e SL non sono metodologie attribuibili a singoli teorici o filosofi dell'educazione. Il PBL si basa su principi di apprendimento attivo e collaborativo, coinvolgimento degli studenti, problem solving e connessione con il mondo reale. Il Service Learning è un approccio educativo che combina l'apprendimento scolastico con l'offerta di un servizio alla comunità. PBL e SL sono stati influenzati dalle teorie e dagli studi di vari ricercatori nel campo dell'educazione. Tra i teorici che maggiormente hanno influenzato lo sviluppo di queste metodologie si devono citare John Dewey, William Heard Kilpatrick ma anche Jean Piaget, Lev Vygotskij e David Kolb.
John Dewey, influente pedagogista del XX secolo, ha sostenuto l'importanza di un apprendimento basato sull'esperienza e sulla connessione con il mondo reale. Ha promosso l'apprendimento attraverso la risoluzione di problemi, l'indagine e il coinvolgimento attivo degli studenti.
William Heard Kilpatrick, allievo di Dewey, è famoso per aver sviluppato l'approccio dell'apprendimento basato sull'esperienza, che mette al centro dell'educazione l'esperienza diretta degli studenti come fonte primaria di apprendimento. Uno dei suoi contributi più noti è il concetto di "progetto" come metodo di insegnamento e apprendimento. Kilpatrick credeva che i progetti, che implicano la pianificazione e l'esecuzione di un'attività con uno scopo specifico, fossero un modo efficace per coinvolgere gli studenti e promuovere l'apprendimento attivo. Questa concezione del progetto ha influenzato le successive teorie e approcci educativi, compreso il PBL.
Jean Piaget, psicologo ginevrino noto per la sua teoria dello sviluppo cognitivo, secondo cui il bambino deve essere protagonista della costruzione delle proprie conoscenze, anziché essere percepito come un ricettore passivo di nozioni. E' quindi compito dell'insegnante predisporre tutte quelle esperienze che mettono l'allievo nella condizione di apprendere la realtà attraverso il processo della sua ricostruzione, consentendo la "conquista degli strumenti logici o razionali" che garantiscono all'allievo "la sua autonomia intellettuale". Per lo psicologo un apprendimento è davvero significativo solo quando è frutto di una conquista personale.
Lev Vygotskij, psicologo russo, ha proposto la teoria della zona di sviluppo prossimale evidenziando l'importanza del contesto sociale e delle interazioni tra pari e con gli adulti nello sviluppo cognitivo. Il PBL, con il suo focus sulla collaborazione e il lavoro di gruppo, si basa in parte sui principi di Vygotskij.
David Kolb, teorico dell'apprendimento esperienziale, ha contribuito alla comprensione del Service Learning attraverso il suo modello di apprendimento basato sulla riflessione. Secondo Kolb, l'apprendimento efficace coinvolge un ciclo di esperienza, riflessione, concettualizzazione e sperimentazione. Nel contesto del Service Learning, gli studenti si impegnano nell'esperienza del servizio, riflettono sulle loro azioni e sulla loro relazione con la comunità, e integrano queste esperienze nel loro apprendimento concettuale.
Janet Kolodner, Joseph Krajcik e altri collaboratori hanno scritto un articolo nel 2005 intitolato "The Role of Theory in Instructional Design". Nell'articolo, gli autori enfatizzano l'importanza di fornire agli studenti opportunità di apprendimento autentico e significativo attraverso il coinvolgimento in progetti stimolanti. Sottolineano l'importanza di connettere l'apprendimento all'interno e all'esterno della classe, incoraggiando la collaborazione tra gli studenti, lo sviluppo di abilità di problem solving e la costruzione di conoscenza in contesti autentici. Le ricerche condotte da Krajcik e Blumenfeld si sono concentrate sull'analisi dell'efficacia del PBL come approccio pedagogico e sull'identificazione delle migliori pratiche per l'implementazione di progetti significativi. Hanno evidenziato come il PBL possa favorire lo sviluppo di competenze cognitive, sociali e metacognitive negli studenti, nonché il coinvolgimento attivo e la motivazione nell'apprendimento. In sintesi, Krajcik e Blumenfeld sono studiosi che, in epoca moderna, hanno contribuito alla ricerca e alla comprensione del PBL come approccio didattico efficace, fornendo spunti teorici e sperimentali per la sua implementazione nelle pratiche educative.